Commedia di Emile Zola. La prima rappresentazione ebbe luogo a Parigi nel 1889.
Rabourdin è un vecchio signore, stimato dalla gente perché
reputato molto ricco. In realtà Rabourdin ha sperperato tutti i suoi
averi, ma è riuscito ad ingannare il prossimo, mantenendo quella fama di
uomo ricco che gli permette di essere sempre bene accetto in società.
Anche i suoi numerosissimi nipoti sono convinti che egli sia sempre in possesso
di una grossa fortuna; perciò si augurano la sua morte per godersi
l'eredità. Invece Carla, la sua convivente, sa tutto; sa anche che il
tutore si è appropriato della sua dote e ciò le impedisce di
sposare Domenico, il suo fidanzato. Perciò, la ragazza escogita un trucco
per entrare in possesso della somma che le basti per sposarsi. Finge che
Rabourdin sia morto e si fa consegnare da tutti i suoi nipoti una certa somma
per i funerali. I nipoti poi scopriranno che lo zio è vivo e senza un
soldo; ma sarà troppo tardi e, per salvare la faccia, continueranno a
fingere.